Antonio Salvetti
(Colle di Val d’Elsa, 25 settembre 1854 – 17 agosto 1931)
Nato e cresciuto tra le mura di Palazzo Luci, , docente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, è stato uno degli animatori della vita culturale della città alla fine del XIX secolo. Architetto, fotografo, scultore e pittore ha progettato edifici civili e religiosi come il campanile della Chiesa di Sant’Agostino, il palazzo Masson, la Chiesa di Mensanello ed il Cimitero della Misericordia di Colle Val d’Elsa. Tra le opere andate perdute il Lanificio Susini, poi trasformato in vetreria e demolito nel 1977 per far posto alla Filiale della Banca del Monte dei Paschi di Siena. Ha inoltre progettato Villa Signori a Marina di Pietrasanta (LU)
Si è dedicato per tutta la vita all’insegnamento, alla pittura e alla scultura. Alcuni suoi quadri, ritratti e paesaggi, sono esposti al Museo San Pietro – Museo Civico e Diocesano d’Arte sacra. E’ stato amico e collaboratore di artisti come Niccolò Cannicci e Telemaco Signorini e, più superficialmente, di Giovanni Fattori. Ha inoltre realizzato i due bassorilievi posti all’ingresso del Palazzo scolastico, meglio noto ai colligiani come il “Palazzone”.
Di idee socialiste, il 7 marzo 1897, divenne uno dei primi sindaci socialisti d’Italia ed il primo in Toscana. Antonio Salvetti si dimise dall’incarico nel 1898, dopo pochi mesi dalla sua elezione, non riuscendo a conciliare l’impegno amministrativo con le sue numerose attività. E’ morto il 17 agosto 1931 ed è stato sepolto nella Cappella del Cimitero della Misericordia.

